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Leggi l'intervista a Jenny Romano - e altre data-storie! ✨
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Ciao ,


Bentornat* nel nostro Dojo, uno spazio di apprendimento (in formato newsletter) per imparare insieme a capire e usare i dati sul lavoro e nella vita quotidiana, riflettere sull’utilizzo dell’AI e sui trend emergenti. Iniziamo la nostra pratica! 💪 

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IA contro la disinformazione, con The Newsroom

Questo mese torniamo nelle vostre caselle con un nuovo numero della newsletter dedicato al tema giornalismo e Intelligenza Artificiale. Se hai perso le uscite precedenti, qui trovi il nostro approfondimento su come l’IA sta cambiando le redazioni e qui l’intervista a Teresa Potenza, giornalista e trainer freelance.


In questo numero abbiamo intervistato Jenny Romano, co-fondatrice di The Newsroom, una organizzazione di base a Lisbona che utilizza l'Intelligenza Artificiale per contrastare la disinformazione e promuovere il pensiero critico. L’idea alla base del progetto, sviluppato insieme a Pedro Henriques, nasce da una domanda precisa: l’IA può diventare un alleato per navigare e organizzare l’informazione, invece che una minaccia?


Come può l’Intelligenza Artificiale diventare un supporto contro la disinformazione, invece di alimentarla? In che modo il lavoro giornalistico cambia con l’arrivo di questi strumenti? E, tema a noi particolarmente caro, come può l’IA rafforzare il giornalismo ambientale e climatico? 


Trovi le risposte nell’intervista integrale pubblicata sul nostro magazine! ⬇️


Leggi tutto l'articolo sul Magazine!

MELISE: Training of Trainers e prossimi passi


Lo scorso 27 ottobre abbiamo organizzato il workshop online di Training of Trainers - Media Literacy per over 65, all’interno di MELISE, progetto europeo focalizzato sullo sviluppo di percorsi di formazione sulla media literacy per anziani. 


Insieme a educatrici, educatori e persone interessate a lavorare con i senior da tutta Italia, abbiamo svolto delle attività interattive di analisi delle notizie: a partire da casi studio reali, abbiamo discusso del ruolo dei titoli, delle tecniche di manipolazione dell'informazione e di come cambia la percezione di uno stesso fatto a seconda del tipo di narrazione.


Con noi c’erano anche Vitalba Paesano e  Giovanna Maggiori di Grey Panthers, partner di progetto, che hanno raccontato la loro esperienza nella formazione digitale dei senior, evidenziando l'importanza del linguaggio accessibile.


Infine, abbiamo presentato le risorse didattiche gratuite di progetto: uno SMOOC per senior ed un corso per trainer, entrambi focalizzati sulla media literacy.


Vuoi vedere la registrazione del workshop?

Accedi ai materiali


Ti interessa restare aggiornato sui prossimi passi di MELISE e degli altri nostri progetti di media literacy per senior?


Data-storie da non perdere! 

🟣  Data, but make it fashion e i colori della Primavera/Estate 2026


Fra le tante cose sui dati che ci piace guardare, una di queste è l’analisi delle tendenze fashion. L’account Instagram databutmakeitfashion analizza i dati in modo ironico (a volte autoironico) e racconta tanti trend interessanti. 


Sempre sul tema fashion, in questo post su Substack Sarah Constantin racconta come ha analizzato i colori più presenti sulle passerelle di Londra, Milano, Parigi e New York durante le recenti fashion week.


🟣 Quanto è pigro il tuo gatto?


Lily dorme quasi 18 ore al giorno, per esempio, ma è tutto nella norma. Uno studio condotto dalla Massey University in Nuova Zelanda ha monitorato 28 gatti domestici per comprenderne meglio il comportamento quotidiano e Lisa Hornung ne ha realizzato un'indagine visiva sulla “pigrizia” felina.

🟣 Cartografia della GenAI


Estampa, un collettivo di persone che lavorano in vario modo con prodotti audiovisivi, ha pubblicato un'analisi dei meccanismi dietro i modelli di GenAI, trasformati in una mappa colorata. Il lavoro è disponibile in moltissime lingue ed è una risorsa utilissima per chi vuole capire bene, e spiegare poi come funzionano gli strumenti che usiamo quotidianamente.

🟣 Chi scrive il web: l’IA o gli umani?


O più probabilmente i due, insieme? Questa è la domanda a cui risponde Megan Morrone su Axios. Da un report dell’azienda Graphite, sembra che la maggior parte dei contenuti online siano ora generati dall’IA. Ma da una analisi più accurata, emerge che questa stima potrebbe non essere corretta. Sia perché è molto difficile distinguere fra contenuti generati interamente da umani o IA, sia perché i contenuti sono sempre più generati insieme all’IA.

La conclusione, per ora, sembra essere che gli esseri umani preferiscono leggere cose generate da altri esseri umani.

E per questo numero è tutto!

A presto ,


il Team di Dataninja

Dataninja

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