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Anteprima
C'è un mondo di informazione online,
basta sapere dove trovarla
Ciao,
 
Questa è Aperture natalizie, la newsletter di Open the Box che sente il profumo delle feste, e noi siamo Nicola Bruno e Federica Arenare.

Lo scorso mese abbiamo lanciato la prima edizione del percorso e sono già successe un sacco di cose, quindi non perdiamo tempo e iniziamo a raccontare!

Ecco cosa troverai in Aperture natalizie questo mese:

  1. Cosa abbiamo nella scatola
  2. Navigando nel web questo mese
  3. I racconti dalla tua bolla
  4. La parola del mese

1. Cosa abbiamo nella scatola
Per iniziare, partiamo da un po' di numeri relativi al primo mese di Open the Box!

Facciamo pur sempre parte del team di Dataninja, giusto?  😉

Il 16 novembre abbiamo avviato il percorso con il primo webinar e a seguire abbiamo tenuto i primi 4 workshop di sperimentazione delle lezioni "Inizia da qui: le fonti" e "Deepfake e media sintetici".

Il clima che si respira, ogni volta, è di entusiasmo, partecipazione, ricco di voglia di capire e mettersi alla prova.

I più e le più coraggiosi/e hanno già portato in classe le prime lezioni e stiamo iniziando a raccogliere i feedback diretti delle ragazze e dei ragazzi che le hanno seguite. Vi terremo aggiornate/i!

Attenzione!

Sono APERTE LE CANDIDATURE per la Seconda Edizione di Open the Box!

Quindi, se conosci docenti o persone che si occupano di ragazze e ragazzi delle secondarie di secondo grado (dai 14 ai 18 anni) condividi con loro questa newsletter!

Se invece sei tu a corrispondere ai criteri di selezione, cosa aspetti?

Fino al 21 gennaio 2021 sarà possibile candidarsi per entrare a far parte della seconda edizione di Open the Box, che partirà a inizio febbraio 2021 e si concluderà entro la fine del mese, per dare a tutti/e la possibilità di organizzare le lezioni a partire da marzo 2021.

*Se invece sei fra coloro che si sono già candidati in lista d'attesa, riceverai presto notizie, controlla la posta 😉


 
 
2. Navigando nel web questo mese
Durante la lezione su "Deepfake e media sintetici" ci siamo più volte soffermati sulla generazione di profili e volti umani inesistenti, realizzati grazie a programmi di Intelligenza Artificiale.

Il New York Times ha da poco condiviso alcune informazioni su come funzionano questi sistemi di creazione di volti sintentici.

Il punto di partenza è la considerazione di ogni volto come una figura matematica complessa, composta da specifici valori, come la grandezza o la forma degli occhi, che vengono poi modificati per dare origine a immagini molto diverse.

Per altri criteri qualitativi, invece, il sistema non utilizza delle variabili specifiche, ma genera due poli opposti, come punto iniziale e finale per tutti i valori e a partire da questi genera tutte le immagini intermedie:
Rispetto alle prime tecnologie sperimentate nel 2014 (non troppo tempo fa, insomma) sono già stati fatti enormi passi avanti.

Gli algoritmi hanno sempre più materiale sul quale allenare i programmi di riconoscimento facciale.
Bisogna però sempre tenere presente che questo materiale è fornito da esseri umani.

Sono già moltissime le ricerche che mettono in luce come i sistemi di riconoscimento facciale siano soggetti a bias e stereotipi, avendo difficoltà a riconoscere i profili di persone corrispondenti a minoranze o fasce discriminate della popolazione.

Allenare noi stessi a riconoscere questi bias, tanto quanto queste immagini, è sicuramente un primo passo verso la presa di consapevolezza necessaria a gestire queste tecnologie.

3. I racconti dalla tua bolla
Lo scorso mese Francesco Pirovano è stato tra le persone che ha condiviso con noi un racconto dalla propria bolla.

Ci ha inviato un articolo che ha condiviso sul suo blog lo scorso aprile, in cui risponde ad alcune segnalazioni che gli sono arrivate rispetto a possibili problemi di sicurezza su piattaforme di video-conferenza come Zoom.

Abbiamo subito accolto la sua condivisione, il tema della sicurezza e tutela della privacy online è infatti tanto complesso quanto importante.

Quanto navighiamo in rete dobbiamo immaginarci come dei Pollicino, che lasciano tracce dietro di sé, spesso senza rendersene conto. Password, termini di ricerca, geolocalizzazioni, interessi, dati personali, sono molti i dati che lasciamo online, salviamo in cloud e condividiamo con i nostri amici.

Mercoledì scorso #lapreside della Dataninja School Donata Columbro ha parlato anche di questo durante un'interessante intervista con Matteo Flora di PermessoNegato, una no-profit di promozione sociale che si occupa di fornire supporto tecnologico e legale alle vittime di pornografia non-consensuale, violenza online e attacchi di odio.

Esattamente come chiudiamo la porta di casa e non condividiamo il pin del nostro conto corrente, Matteo Flora cita 3 strategie che possiamo usare per "prevenire" alcuni rischi che si corrono online:
  • attivare l'autenticazione a due fattori per tutte le piattaforme;
  • capire cos'è il phishing;
  • limitare l'archiviazione e il backup in cloud e su più dispositivi di contenuti intimi e sensibili.

Hai esperienze, riflessioni, domande da condividere con la Community su temi di sicurezza e privacy online?

Partecipa anche tu condividendo un contributo!
Come? Inizia rispondendoci a questa newsletter!

Scrivici e raccontaci, ad esempio:

  • Esperienze interessanti fatte in classe
  • Esempi di disinformazione in cui ti sei imbattuto/a
  • Approfondimenti o articoli che hai particolarmente apprezzato

Ti risponderemo appena possibile e decideremo insieme se includere la tua esperienza nel prossimo numero di Aperture!
 
4. La parola del mese
Vista l'attenzione che gli abbiamo dedicato, non può che essere deepfake la parola del mese, quindi, ecco le social card che potrete scaricare, stampare o raccogliere per creare un glossario delle parole del web.


Ed è tutto per questo numero,
ti auguriamo buone feste!

A presto
,

Nicola e Federica

 
 
 
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